Consulenze sulla Prevenzione e sul Mantenimento della Salute Naturale
Domenico Ponticelli
NATUROPATA

L'unica cosa che chiedevo ad un malato era che avesse fiducia in me come io cercavo di aver fiducia nella fonte dei miei poteri "miracolosi".

[Gesù Cristo]

25/04/2024

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Poter esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e saperne di più su ciò che avviene nel proprio organismo è un diritto di tutti. Nonostante il progresso scientifico e metodologico, il cosiddetto "perchè?" della "malattia" resta ancora un mistero. Grazie all'aiuto di nuove figure che ruotano intorno al concetto stesso di salute, ad oggi questo delicato quesito comincia ad avere risposte.

Il modello antropologico che dai tempi di Cartesio in poi è stato il modello dominante, lascia spazio ad una visione epistemologica della malattia che mette la persona al centro dei propri disturbi levandola dal calderone "SS", ossia "Scientificamente Sfigato". Siamo responsabili della salute che viviamo e in quanto tale siamo altrettanto responsabili della nostra guarigione.

Pertanto, potremmo decidere di non affidarci più alla pillola magica con la speranza che intervenga su ciò che appare ma mireremo a ripristinare quegli equilibri interni, escludendo quindi soluzioni forzate che annullano i sintomi, le manifestazioni, lasciando tutto il resto come prima.

Gli impiegati (organi periferici) vengono visti come i soli responsabili del male, mentre il direttore generale (cervello) viene ignorato. Il consiglio di amministrazione (la psiche nei suoi vari strati) non è neanche preso in considerazione, non si indaga su quali ordini siano stati dati, ma solo su chi li esegue !

Perché combattere le manifestazioni periferiche, spesso legate fra loro in una rete di estrema complessità, quando possiamo fare la pace con chi comanda, lasciando a lui il compito di rimettere tutto in ordine?

Il "Perchè" della malattia: Gli eventi traumatici.

I traumi psichici somatizzati attivano gruppi di neuroni che esprimono neuropeptidi, neurotrasmettitori e ormoni correlati in modo simbolico a precise emozioni vissute e non esternate. L'espressione H24 per mesi o addirittura anni di queste sostanze, dovuta alla somatizzazione del trauma vissuto, porta a squilibri nei processi di regolazione a tutti i livelli gerarchici, fino a generare la malattia. Risulta quindi indispensabile, al fine di attivare i meccanismi innati di autoguarigione, risalire all'evento traumatico scatenante la malattia, al periodo in cui è avvenuto, alle sue manifestazioni biochimiche ed agli approcci più diversi da utilizzare per ristabilire l'equilibrio.

Per curare seriamente qualsiasi malattia, dobbiamo necessariamente indagare su cosa stia avvenendo nelle aree cerebrali correlate al tipo di evento traumatico vissuto. Quest'ultimo, con le sue multiple componenti emozionali, definirà la tipologia della patologia che si instaurerà, tenendo conto che detta patologia rappresenterà sempre in modo simbolico l'evento e le emozioni vissute. L'obiettivo è quindi quello di far si che si disattivino i neuroni rimasti coinvolti dalla somatizzazione dell'evento traumatico e quindi intervenire sui singoli processi conseguenti (quello che io ho definito Modello ad Albero) contrastandoli o eliminandoli nel miglior modo possibile. Dobbiamo quindi rilevare tutti i processi patologici attivi per poterli neutralizzare.

La presa di coscienza dell'evento e della reazione emozionale intervenuta al momento in cui esso è avvenuto, con conseguente scarico all'esterno delle emozioni tenute represse fino a quel momento, porta alla disattivazione dei gruppi di neuroni che emettono i rispettivi peptidi e neurotrasmettitori. Detta disattivazione provoca l'immediata fine delle alterazioni dei processi di regolazione e dei processi biochimici patologici innescati dal trauma vissuto. Ogni tipologia di neuropeptide-neurotrasmettitore-ormone, rappresenta dunque una specifica componente emozionale. Per aiutare il cliente a disattivare il trauma vissuto, è quindi necessario, per ciascuna area interessata:

  • Descrivere le componenti emozionali intervenute
  • Descrivere il significato dell'evento
  • Specificare quando il fatto è approssimativamente avvenuto, per aiutare la persona ad individuarlo
Tutte queste informazioni sono fondamentali e il Bio-Explorer è l'unico strumento biomolecolare interferometrico in grado di fornirle.



Bio-Explorer

La metodica Bio-Explorer consente di effettuare indagini molecolari sia nelle aree cerebrali, sia negli organi interni, e senza invadere in alcun modo l'organismo. Con il Bio-Explorer è possibile individuare nel dettaglio:

  • la corretta attività del sistema immunitario
  • i processi patologici attivi che possono portare allo sviluppo di malattie neurodegenerative e ad altre patologie (anche in condizioni di asintomaticità)

Per la rilevazione delle molecole markers nelle varie aree dell'organismo interessate, si è utilizzata un'applicazione della Quantum Electro Dynamics in medicina (QED), ampiamente studiata dalla fisica quantistica, che prevede la misurazione delle variazioni delle emissioni di corrente elettrica in determinati punti sensibili dell'organismo umano che si comportano come "finestre" aperte sulle strutture biologiche da controllare (punti dell'agopuntura), quando dette strutture sono stimolate dai campi magnetici eccitatori emessi da molecole campioni esterne.

È ben noto che ogni sostanza è caratterizzata da un suo proprio spettro elettromagnetico, composto dall'insieme delle singole frequenze di oscillazione che lo costituiscono. Lo spettro di diverse sostanze, creano patterns complessi di segnali elettromagnetici che avvolgono l'essere vivente, costituendo una rete informativa di primaria importanza atta a controllare il metabolismo delle singole cellule e degli organi. Il livello di trasferimento delle informazioni entro le cellule o fra cellule dipende dalla "coerenza" del segnale e dal grado di "risonanza" con gli elementi interessati.

Ogni livello della gerarchia organizzativa dell'organismo possiede uno spettro caratteristico di emissioni elettromagnetiche endogene. Interazioni per risonanza di livello o inter-livello, sono ovviamente necessarie per mantenere un regime omeostatico, correlando fra loro i vari processi. Una perturbazione generata a qualsiasi livello, provocherà quindi una ripercussione in tutti gli altri livelli a causa delle interazioni fra gli spettri emessi e ricevuti.

Nel caso specifico della nostra metodica, l'irradiazione elettromagnetica del marcatore esterno, potenziata con tecniche di diluizione che ne esaltano la capacità informativa, accostato al corpo del cliente, creerà una perturbazione che sarà avvertita in tutti i livelli dell'organismo ed evidenziata nelle "finestre di osservazione" presso le quali le modificazioni energetiche sono convertite in una esaltazione o riduzione della corrente continua emessa dal punto terminatore della fascia magnetica passante per l'organo indagato.

Perchè il meccanismo di risonanza si manifesti, è peraltro necessario che gli spettri interagenti siano identici. Questa prerogativa consente la discriminazione di un numero elevatissimo di sostanze, purché sia disponibile un campione eccitatore debitamente trattato quale emettitore di stimolo. A parità di intensità del campo emesso dal campione esterno, la variazione di corrente sul punto di controllo sarà proporzionata al prodotto del processo di risonanza, legato alla quantità della sostanza endogena presente. Se il campione esterno emette uno spettro diverso da quello presente nel dominio dell'area da controllare, non vi sarà alcuna reazione. Considerando che la corrente emessa dai punti di agopuntura, impiegati quali finestra di osservazione, in soggetti sani con condizioni omeostatiche nominali, è di norma circa 300-400 nA, se lo spettro emesso dal campione esterno interagisce con un dominio di coerenza avente lo stesso spettro, la sinergia creata dalla risonanza provocherà una variazione delle regolazioni omeostatiche con conseguente variazione proporzionata della corrente. In casi estremi si possono raggiungere valori di oltre 3.000 nA.

Il corpo umano è caratterizzato da una serie di percorsi ibridi, costituiti da un continuum di cristalli liquidi allineati nel collagene del tessuto connettivo del corpo, con i suoi strati di molecole d'acqua, che lo percorrono longitudinalmente e trasversalmente, raccordate con terminazione nervose originate in specifiche aree cerebrali. Stiamo parlando dei meridiani della Medicina Tradizionale Cinese. Le fasce trasportano il campo informativo emesso da ciascuna sostanza presente lungo il percorso, informando così tutti gli elementi biologici interessati della presenza di quella sostanza lungo la fascia magnetica. In altri termini si ha la simulazione della presenza della specifica sostanza nelle cellule presenti lungo il percorso, che saranno in grado di reagire se dotati di recettori per lo specifico legante simulato. Le fasce terminano su punti caratteristici degli arti superiori ed inferiori, caratterizzati da una emissione di corrente continua proporzionata al livello omeostatico delle cellule di tutta la fascia. Le interazioni dei markers esterni porteranno ad una variazione della corrente emessa proporzionata al nuovo valore di regolazione omeostatica legato alla quantità della sostanza indagata realmente presente nelle cellule del fascio. La presenza di un campo emesso da un marcatore esogeno accostato al punto terminale del fascio, porta quindi alle stesse variazioni di corrente che si sarebbero avute se la sostanza fosse stata endogena: se la sostanza è presente libera nelle cellule, avremo un meccanismo di risonanza che esalta l'effetto della sua presenza manifestato da un incremento della corrente fornita dal punto terminatore della fascia magnetica. Se la molecola non è presente, otterremo una reazione proporzionata alla sua tipologia: neutra, se innocua, negativa se sentita come tossica. Conoscendo la correlazione fra le fasce magnetiche, i loro punti terminatori di misura, gli organi e le aree cerebrali collegati, potremo dunque analizzare una vasta gamma di molecole markers presenti libere in ciascuna di queste aree, semplicemente ripetendo le misure con un nuovo marker ogni volta. Le correnti ottenute confrontate coi valori di base, ci forniranno la situazione dei metaboliti presenti e la loro quantità relativa.


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